MODELLI 1961-1970
Monkey Z50
Storia Monkey Z50
Monkey Z50 La storia
1962
Il Monkey Z100, originariamente progettato come giostra da parco divertimenti, è stato il primo modello di minimoto da tempo libero di Honda e il primo della serie Monkey. Poiché il Monkey Z100 era stato inizialmente costruito come giostra da parco divertimenti, non era prevista la sua commercializzazione come modello di serie.
Nel 1962, Honda espose il Monkey Z100 ai saloni di Francoforte e Londra, rispettivamente in ottobre e novembre, e visto l’enorme riscontro ottenuto dal Monkey, dallo stile unico e abbastanza piccolo da poter essere riposto nel bagagliaio di un’auto o in una imbarcazione, a dicembre Honda inviò venti esemplari di Z100 a Honda Europe.
1963
Quindi la Monkey Z100, costruita come giostra da parco divertimenti, viene esposta nei saloni europei e riscuote un tale successo che una piccola quantità viene spedita in Europa per la vendita. Questo portò allo sviluppo di un modello da esportazione omologato per l’uso stradale, il modello CZ100. Simile alla Z100, anche la CZ100 era alimentata dal motore monocilindrico Super Cub C100 da 50cc a 4 tempi, ma per accogliere gli adulti, il telaio fu ridisegnato e reso più rigido.
Il design del serbatoio da 6 litri del CZ100 fu preso in prestito dallo Sports Cub C110 / C115. Il CZ100 fu completato intorno al dicembre 1963 ed entrò in produzione nel 1964. Nei suoi tre anni di produzione ne furono costruiti circa 2500 esemplari.
La CZ100 fu prodotta nello stabilimento di Suzuka, lo stesso che produceva il Super Cub.
Poiché il modello da esportazione Monkey CZ100 fu ben accolto in Europa, fu finalmente avviato lo sviluppo del modello successivo per l’uso su strada. Da notare che oltre alle luci e ai freni necessari per la guida sulle strade pubbliche, anche la capacità di essere caricata nel bagagliaio di un’auto per essere utilizzato nel tempo libero, era un fattore importante.
1967
In questo anno il progetto del Monkey Z50M fu portato a termine, ricco di idee per combinare divertimento e funzionalità.
Nonostante le dimensioni ridotte, il sedile e il manubrio della Z50M erano progettati per essere sufficientemente alti da permettere a un adulto di guidare, ma pieghevoli, in modo da poter essere riposto facilmente nel bagagliaio dell’auto.
Il motore era un monocilindrico a 4 tempi OHC da 50 cc reso popolare dal Super Cub, abbinato a una frizione centrifuga automatica e a un cambio a 3 velocità per un funzionamento semplice e una guida piacevole.
1969
Sulla scia della popolarità del Monkey Z50M uscito nel 1967, due anni dopo fu lanciato il Monkey Z50A, con prestazioni migliorate, pneumatici più grandi (passati da 5 a 8 pollici) e una nuova sospensione anteriore.
Altri miglioramenti furono la batteria da 6 V e le spie luminose come dotazione standard, nonché una sella più spessa per migliorare il comfort di guida.
1970
Un anno dopo, nel 1970, fu lanciato il Monkey Z50Z per sostituire lo Z50A.
Lo Z50Z era stato progettato per essere più compatto quando veniva caricato nel bagagliaio di un’auto, con la parte anteriore staccabile dalla sospensione anteriore e per garantire una maggiore comodità nell’uso, fu aggiunto un cavalletto per fissare la moto quando l’avantreno era staccato.
Il sistema frenante della Z50Z fu sostituito da una leva al manubrio e da un pedale, come nelle moto “vere”. Il suo stile era più aggressivo, con una marmitta laterale sporgente..
1974
Nel 1974, quattro anni dopo il lancio del Monkey Z50Z, il Monkey subì importanti cambiamenti.
Non solo il nuovo Monkey aveva un telaio completamente ridisegnato e una sospensione posteriore di serie, ma montava anche pneumatici anteriori e posteriori tacchettati disegnati anche per la guida su strade sterrate.
Il serbatoio del carburante fu aumentato da 2,5 a 4 litri, un’evoluzione importante che trasformò il Monkey in una vera moto per tempo libero.
Sebbene il Monkey fosse stato inizialmente progettato per essere caricato in auto e portato fuori per divertirsi, a partire da questo modello le specifiche furono riviste per consentire agli utenti di usarlo anche senza trasportarlo in auto e guidarlo per percorsi più lunghi.
A tal fine, il Monkey è stato dotato di un sedile più confortevole e di un portapacchi posteriore.
Anche se il sistema dell’anteriore staccabile del modello precedente fu eliminato dallo Z50J, il manubrio pieghevole, una delle caratteristiche distintive del Monkey, fu mantenuto per soddisfare i clienti che volevano comunque caricarlo in auto.
1978
Nel 1978, il Monkey Z50J fu completamente rinnovato con un serbatoio a goccia e una sella più grande.
Sebbene il precedente Monkey Z50J, uscito nel 1974, avesse una capacità del serbatoio significativamente maggiore (da 2,5 litri a 4 litri), il nuovo Monkey era dotato di un serbatoio ancora più grande, da 5 litri. Il Monkey del 1978 migliorò ulteriormente l’uso turistico grazie a una sella più ampia e confortevole e una frizione centrifuga automatica a 4 marce (anziché 3).
Allo stesso tempo, venne presentata anche il Gorilla, una minimoto per il tempo libero basata sul Monkey e dotata di un serbatoio di maggiore capacità e di altre caratteristiche.
Gorilla
Nel 1978, il Gorilla fu presentato contemporaneamente al Monkey, completamente rinnovato.
Il Gorilla condivideva essenzialmente lo stesso motore e lo stesso telaio del Monkey. Tuttavia, il serbatoio del carburante aveva una capacità maggiore di 9 litri rispetto ai 5 litri del Monkey, e la sella più grande e altre caratteristiche lo facevano sembrare più grande del Monkey. Era inoltre dotato di un portapacchi anteriore, che lo rendeva adatto al turismo.
Il Gorilla era dotato di un cambio manuale a 4 marce invece del cambio automatico centrifugo a 3 marce utilizzato sul Monkey
1985
Nel 1985, il Monkey fu aggiornato con un nuovo motore e un aumento della potenza massima da 2,6 CV a 3,1 CV, mantenendo lo stesso stile. Il meccanismo di trasmissione passò dalla frizione centrifuga automatica, utilizzata da tempo, a un cambio manuale.
1991
Nel 1991, alla linea Monkey si aggiunse un Monkey BAJA, giocosamente e ispirato alle moto da fuoristrada.
La BAJA è una gara nel deserto che attraversa la penisola di Baja California in Messico. Sebbene esistano diverse gare, la BAJA 1000 era la più conosciuta negli USA e questo modello era rivolto soprattutto al mercato americano perchè Honda America partecipò molte volte a questa gara, vincendo più volte.
In contrasto con la Monkey R da strada, uscita nel 1987, la Monkey BAJA si ispira alle moto da corsa off-road BAJA.
Poiché la BAJA 1000 è una gara che si svolge tutta la notte in zone desertiche e buie, le moto da corsa sono dotate di potenti doppi fari. Per questo motivo, il modello basato su Monkey è stato dotato di doppi fari. Tra le altre caratteristiche, il serbatoio del carburante e la sella erano caratterizzati da un design molto accattivante. Sopra i doppi fari c’era una specie di visiera che fungeva da targa. Il manubrio verticale era dotato di protezioni per le nocche per proteggere le mani del pilota, mentre altre caratteristiche erano incluse per imitare un modello fuoristrada di dimensioni reali.
Inoltre, per rendere il Monkey BAJA più simile a un modello da fuoristrada, il suo peso è stato ridotto rispetto al Monkey di base.
Il Monkey BAJA è stato sviluppato da un team che ama le moto da fuoristrada. Tra tutti i modelli fuoristrada, il team scelse di rendere omaggio alla moto con cui Honda aveva corso nel BAJA. La scelta cadde sulla XLR BAJA da 250 cc, uscita nel 1987, che contribuì a creare l’immagine del Monkey BAJA.
1997
Nel marzo del 1997, un nuovo Monkey con lo stile di una moto da corsa entrò a far parte della gamma. Si trattava della Monkey R, dove “R” sta per “Racing”.
Pur essendo una Monkey, aveva un design da moto sportiva che ricordava i modelli Honda da competizione. Tutto ciò che riguardava il Monkey R era nuovo, compreso il telaio a doppia trave di nuova concezione, simile a quello degli altri modelli super sportivi di Honda.
Anche il motore era “R”: sebbene fosse un motore OHC a 1 cilindro raffreddato ad aria, simile a quello delle altre Monkey, la sua potenza massima fu aumentata da 3,1 CV a 4,5 CV.
Le specifiche esclusive della Monkey R andavano oltre. Era dotata di una forcella telescopica completamente diversa e di un monoammortizzatore posteriore. Le ruote anteriori e posteriori erano Comcast, che incorporavano i vantaggi delle ruote Comstar e di quelle fuse, e montavano pneumatici tubeless. Era inoltre dotata di un freno a disco anteriore, una novità assoluta per la serie Monkey.
Lo stile della Monkey R era simpatico e unico, dava una sensazione di velocità entusiasmante rispetto alle sue dimensioni ridotte. La posizione di guida era pensata per la guida sportiva, con manubrio basso e sella con il codino.
2009
Dal 1978, lo stile del Monkey è rimasto sostanzialmente invariato, anche se nel corso degli anni sono state apportate piccole migliorie.
Il Monkey, un modello da 50 cc esclusivo per il Giappone, era limitato nei volumi di vendita in quanto si rivolgeva a un mercato hobbistico molto specifico. Questo fu uno dei motivi di cautela nel rinnovare il Monkey, in quanto avrebbe comportato costi di produzione più elevati.
Con l’arrivo del XXI secolo, tuttavia, le leggi rafforzarono le misure di controllo delle emissioni. Infatti, le normative sulle emissioni entrate in vigore nel 2006 stabiliscono uno standard molto più elevato rispetto alle precedenti normative degli anni 90’.
Per poter rimanere sul mercato in queste condizioni, la Monkey doveva essere rinnovata per soddisfare le nuove normative sulle emissioni in Giappone.
Sviluppato per essere “la migliore minimoto”
Il team di sviluppo è stato organizzato in questo periodo di cambio delle normative con l’obiettivo non solo di rispettare le leggi più severe in materia di emissioni e di ridurre le emissioni di gas a effetto serra, ma anche di creare una nuova Monkey piena di fascino, in grado di attirare nuovi clienti e di continuare la tradizione della Monkey.
Sebbene il Monkey sia stata un oggetto da collezione molto popolare per 40 anni, il team di sviluppo ha cercato di mantenere i costi a un livello minimo, per rendere il Monkey accessibile a un ampio numero di clienti.
Sviluppato per essere “La migliore minimoto”, lo stile di questo nuovo Monkey, pur rispondendo ai gusti moderni, aveva mantenuto una forma un pò retrò pur mantenendo l’adorabile design che lo rendono un Monkey.
Il motore del nuovo Monkey era il monocilindrico 50cc OHC raffreddato ad aria e a 4 tempi del Super Cub 50 uscito nel settembre 2007. Questo motore era dotato di un cilindro sfalsato e di bilancieri con cuscinetti per ridurre l’attrito.
Il montaggio di questo nuovo motore richiedeva una precisione millimetrica, poiché la carrozzeria è molto piccola e la posizione di montaggio poteva influire sulla stabilità di guida.
Oltre a un nuovo sistema di iniezione a controllo elettronico (PGM-FI), nello scarico è stato inserito un catalizzatore per ridurre le emissioni.
Poiché il telaio del Monkey era molto compatto rispetto al Super Cub, c’erano molte sfide tecniche da superare, come il montaggio del motore e di altri componenti e il posizionamento del collettore di scarico con catalizzatore incorporato.
Nonostante queste sfide, il team di sviluppo ha fissato standard elevati per il nuovo Monkey, con un passo di 895 mm e un’altezza della sella di 660 mm, la stessa del modello uscente, al fine di preservare l’aspetto compatto e simpatico del Monkey.
La nuova Monkey è stata completata con successo e presenta molte innovazioni.
Il manubrio pieghevole presente nel catalogo è una caratteristica unica della Monkey, ereditata dalla prima generazione della Monkey Z50M lanciata nel 1967.
In concomitanza con il lancio del febbraio 2009, è stato prodotto un modello speciale , il Monkey Limited, per un periodo limitato. Il Monkey Limited era caratterizzato da un serbatoio rosso e argento, da un’elegante selleria a scacchi, da parafanghi anteriori e posteriori cromati, da una griglia per collettore di scarico e da altri equipaggiamenti esclusivi.
Il nuovo Monkey fu un successo tra gli appassionati di moto, grazie al suo stile simpatico e tradizionale e al suo motore potente ed ecologico. Era piccolo nelle dimensioni, ma di grande effetto!
CARATTERISTICHE TECNICHE
Motore | Monocilindrico 4 tempi OHC |
Alesaggio x corsa | 39 mm x 41,4 mm |
Cilindrata | 49 cc |
Alimentazione | Carburatore |
Potenza massima | 1,5 ps/5000 rpm |
Coppia massima | 0,31 kh-m/4200 rpm |
Accensione | Alternatore e puntine |
Avviamento | Pedale |
Cambio | Meccanico – 3 rapporti con frizione automatica |
Trasmissione | Catena |
Dimensioni | (LxLxA) mm 1270 x 635 x 1000 |
Interasse | mm 880 |
Capacità serbatoio carburante | l. 2,5 |
Ruota anteriore | Cerchio in acciaio 8″ |
Ruota posteriore | Cerchio in acciaio 8″ |
Pneumatico anteriore | 3.50 – 8 |
Pneumatico posteriore | 3.50 – 8 |
Sospensione anteriore | Forcella telescopica |
Sospensione posteriore | Telaio rigido |
Freno anteriore | Tamburo |
Freno posteriore | Tamburo |
Peso a secco | 49 kg. |
Velocità massima | 45 km/h |
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