Honda CB 125 E

L’Honda CB 125 Endurance rappresenta il primo esempio di collaborazione italo-giapponese in campo motociclistico. Infatti questa motoleggera veniva assemblata negli stabilimenti di IAPI Atessa, in provincia di Chieti, ove si impiegavano i pezzi semilavorati provenienti dal Giappone, ma anche numerose componenti prodotte in Italia.
Di fatto si trattava della prima moto giapponese costruita in Italia e i primi esemplari arrivarono nelle vetrine dei concessionari nell’estate del 1977.
Dal 1977 e fino al 1982 la CB 125 S, con denominazione “Italia”, disponeva della strumentazione completa di contagiri (assente nelle prime serie fino al 1974), freno a disco anteriore (azionato da cavo d’acciaio), freno posteriore a tamburo.
Spinta dal grande successo commerciale di questa moto la Honda organizzò un suo campionato: il Trofeo Honda Italia Coupe d’Endurance.
Per partecipare si doveva usare un kit Casa che comprendeva carenatura, serbatoio, codino, carburatore da 28 mm, albero a camme e scarico a tromboncio aperto.
Per la messa a punto del Kit fu incaricato Carlo Murelli, tecnico molto apprezzato dalla Honda.
Non era ammessa nessuna altra modifica nè al telaio nè ai freni nè al motore.
 Ebbe un grande successo con 40 coppie di piloti iscritti alle gare.
Per avere ulteriore pubblicità decise anche di tentare il record di durata delle 24 ore.
 Si decise per la pista di Nardò, presero una Honda CB 125 E di produzione, montarono il kit del trofeo e una profilatissima carenatura quasi integrale disegnata dal designer Giuseppe Ricciuti.
La potenza erogata era di 14,5 Cv al pignone.
Per sfruttare il miglioramento aerodinamico furono allungati i rapporti finali da 16x36x17 a 17x33x18 con i quali sono stati raggiunte durante il tentativo punte velocistiche di 160 Km/h.
Si riuscì a battere i record delle 6 ore, dei 1000 Km, delle 12 ore e delle 24 ore.
Il record delle 24 ore è stato di 3308 Km alla media di 137,866 Km/h.